

E mentre che per altri, contaminati dai tabù, una simile esperienza potrebbe trasformarsi in una determinazione irreale (che potrà farli schiavi perpetui d'una irrealtà) per il ragazzo di Saba essa rimane quello che è: un semplice incontro umano, che in se stesso è innocente (giacché lui non ne è stato corrotto) e non è malefico. Il ragazzo di Saba, per sua grazia, è immune da certi tabù, responsabili di trasformare le realtà naturali in mostri assurdi e delittuosi. Vi si narrano le prime esperienze erotiche (amorose) di un ragazzo: le quali s'iniziano, per avventura, con una di quelle relazioni che - sebbene reali, e umane, e comunque di natura - la superstizione considera, nella loro specie, tabù. Così, già si definisce il valore di queste pagine ma è facile presagire i commenti miserevoli dai quali esse verranno accolte: ricevendo, ovviamente, da opposizioni di specie così bassa, una riconferma della loro qualità. E a questo lavoro lui si dedicò nei giorni della sua vecchiaia, già prossima alla morte: quando ormai il suo sacrificio si rendeva a lui in tragedia, e agli altri in purezza assoluta. L'autore del manoscritto è Umberto Saba, poeta che, per la grazia del suo sacrificio, si può avvicinare a un santo. In questa funzione liberatoria consiste, io credo, la massima ragione dell'arte.

Nella nostra perpetua immaturità, che cerca a tentoni i suoi passaggi verso la chiarezza, certe letture equivalgono, per noi, a esperienze reali e provvidenziali: sgombrando d'intorno a noi, col loro intervento illuminante, i mostri infantili della superstizione comune. Ho letto, di recente, un romanzo incompiuto, inedito, e ancora (ma per poco, io spero) sconosciuto a tutti. Essa ebbe poi modo di rileggerne il manoscritto, grazie all'amicizia di Linuccia, figlia del poeta. Qualche anno prima Umberto Saba aveva letto ad alta voce ad Elsa Morante il suo romanzo Ernesto che andava allora componendo. Ho letto, di recent Questa nota era parte della risposta a un'inchiesta Sull'erotismo in letteratura promossa dalla rivista Nuovi Argomenti nel 1961. Questa nota era parte della risposta a un'inchiesta Sull'erotismo in letteratura promossa dalla rivista Nuovi Argomenti nel 1961.
